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Verifiche impianti, analisi vita residua, estensione vita

Gli impianti industriali sono soggetti a verifiche periodiche per garantirne integrità e costanza di prestazioni. I controlli periodici e le verifiche di integrità sono previsti dalla legislazione italiana per impianti, apparecchiature e componenti che presentano rischi per la sicurezza di lavoratori e utenti, ma spesso possono rappresentare anche una necessità per garantire efficienza energetica, mantenimento dei parametri qualitativi, oppure per identificare e dare priorità agli interventi di manutenzione che ne allungano la vita utile.

Alcuni esempi di controlli periodici riguardano le verifiche decennali di integrità degli apparecchi a pressione, con i controlli visivi e spessimetrici ed eventuali ulteriori controlli non distruttivi integrativi con i diversi metodi MT (magnetoscopia), PT (liquidi penetranti), UT (ultrasuoni), RT (radiografia) o la verifica a 100.000 ore degli impianti operanti in regime di scorrimento viscoso (creep), con la redazione dei piani di controllo e delle relative relazioni di vita residua, oppure ancora le verifiche ventennali delle attrezzature di sollevamento anche questi con piani di controllo e calcolo della vita residua.

Un altro esempio di impianti sottoposti a verifica periodica riguarda tutti gli impianti di risalita (funivie, cabinovie, seggiovie) ascensori, scale mobili e tappeti mobili sottoposti ai requisiti previsti dalle linee guida e prescrizioni ANSFISA

Più in generale, Omeco è a disposizione per l’esecuzione dei controlli non distruttivi utili e necessari a definire la vita residua di componenti e apparecchiature, consentendone un utilizzo sicuro e fornendo al cliente la documentazione richiesta dall’ente di controllo incaricato.

Le verifiche si articolano principalmente utilizzando metodologie non distruttive. Il personale OMECO che esegue i controlli è certificato livello 2 in accordo alla UNI EN ISO 9712 e in base alla raccomandazione SNT-TC-1A. Tutti i tecnici sono approvati PED per tutti i metodi, sono abilitati all’impiego e alla manipolazione delle sorgenti ionizzanti, posseggono le necessarie autorizzazioni per l’impiego, il trasporto e la detenzione di sorgenti radioattive e di apparecchi radiogeni.

OMECO è in grado di eseguire prove secondo i metodi Visivo (VT), Liquidi Penetranti (PT), Magnetoscopico (MT – non eseguibile in ambiente ATEX), Radiografico (RT), Ultrasuoni (UT), anche nelle varianti con phased array e Tofd, Leak Test (LT), Correnti indotte (ET), Corrosion mapping con correnti indotte pulsate che consente la verifica della corrosione senza necessità di rimuovere il coibente o il rivestimento protettivo di vernice o di rimuovere il fire proofing.

Sono possibili anche altri controlli che possono essere definiti ‘non distruttivi’ come:

  • permeabilità magnetica
  • esami endoscopici con video registrazione e misura del difetto
  • analisi chimiche di identificazione del materiale (PMI) utilizzando sia la tecnica XRF (eseguibile anche in ambiente atex) che la tecnica oes (in grado di determinare il contenuto di carbonio)
  • estensimetria
  • durezze (anche con strumenti portatili)
  • repliche metallografiche per i quali i tecnici del laboratorio di metallografia sono in particolare qualificati secondo UNI 11373 per il prelievo e l’interpretazione di repliche metallografiche eseguite in accordo UNI 6327, ambito in cui OMECO è laboratorio riconosciuto da INAIL.

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