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MAZZUCCHELLI 1849, azienda certificata ISCC Plus.

Nel 2020, ICIM SpA ha rilasciato a Mazzucchelli 1849 – leader mondiale nella produzione e distribuzione di lastre in acetato di cellulosa per l’occhialeria di alta gamma – la certificazione per il bilancio di massa in accordo allo schema ISCC Plus all’interno del progetto Acetate Renew di Eastman, storico fornitore dell’azienda lombarda.

Generazione Energia/Rinnovabili

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Nel 2020, ICIM SpA ha rilasciato a Mazzucchelli 1849 – leader mondiale nella produzione e distribuzione di lastre in acetato di cellulosa per l’occhialeria di alta gamma – la certificazione per il bilancio di massa in accordo allo schema ISCC Plus all’interno del progetto Acetate Renew di Eastman, storico fornitore dell’azienda lombarda.

Il contesto in cui si muove Mazzucchelli 1849 è, infatti, l’industria della moda, un settore che ha individuato nella sostenibilità uno dei principali obiettivi strategici per il proprio futuro. Non solo gli abiti ma anche gli accessori devono avere un ridotto impatto ambientale: tra questi, gli occhiali, di grande importanza sia per i brand sia per i consumatori.

Mazzucchelli 1849 nasce a Castiglione Olona a metà Ottocento come produttore e distributore di lastre in acetato di cellulosa per l’occhialeria di alta gamma. L’azienda è ancora oggi di proprietà della famiglia Orsi Mazzucchelli, giunta alla sesta generazione.

 

COSA È LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA ISCC PLUS

L’International Sustainability & Carbon Certification (ISCC) è uno schema internazionale di certificazione volontario per l’economia circolare che verte sulla verifica della tracciabilità dei materiali (ad es. rifiuti di plastica mista), sulla base dei principi di contabilità del bilancio di massa. Il sistema ISCC PLUS è una valutazione indipendente, effettuata da terzi, della tracciabilità del bilancio di massa fino alla fonte dei rifiuti.

La certificazione ISCC PLUS si applica a qualsiasi tipo di materiale: a base biologica, derivati da materiali agricoli o forestali, o rifiuti plastici misti, soggetti a un processo di riciclaggio chimico per convertire materiali che in precedenza non potevano essere riciclati attraverso i tradizionali processi meccanici. ISCC Plus permette alle aziende di monitorare e dimostrare la sostenibilità dei propri prodotti attraverso il controllo di requisiti quali la sostenibilità, la tracciabilità e il bilancio di massa dell’intero sistema.

Acetate Renew Eastman

All’interno della gamma di prodotti di Mazzucchelli 1849 vi sono le lastre prodotte utilizzando il fiocco di acetato di cellulosa Acetate RenewTM fornito da Eastman. Il materiale è costituito per il 60% da risorse rinnovabili e per il 40% da materiale riciclato per via chimica, anche da sfridi di produzione, e certificato ISCC Plus mediante ‘mass balance’ (bilancio di massa). Acetate RenewTM nasce grazie a un’innovativa tecnologia di rigenerazione del carbonio, un processo di riciclo chimico che trasforma gli scarti plastici in molecole primarie che sono gli elementi principali per la produzione di anidride acetica. L’anidride acetica reagendo con la cellulosa dà origine a un fiocco di acetato di cellulosa sostenibile al 100% originato da scarti che normal- mente vengono inviati in discarica e contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas serra (Acetate RenewTM produce -20% -50% di emissioni di gas serra rispetto al normale acetato).

Sostenibilità “By Design”

La sostenibilità è oggi un argomento di grande attualità ma Mazzucchelli 1849 già da diverso tempo ha intrapreso un percorso sostenibile, sicuramente uno dei fattori di successo che hanno portato l’azienda da Castiglione Olona fino alla leadership mondiale nel settore. Fin dall’inizio l’Azienda è stata orientata ai prodotti naturali: il primo opificio produceva oggetti di uso comune come bottoni e pettini utilizzando legno, corno, osso e poi tartaruga. Nel tempo, questa attività si è evoluta nella grande intuizione, all’inizio del ‘900, di intraprendere la strada della produzione della plastica: il primo polimero sintetico a essere scoperto e usato industrialmente è stato la celluloide (nitrato di cellulosa) e Mazzucchelli è stato tra i primi a produrla. La seconda intuizione fondamentale riguarda la volontà e la capacità di riprodurre gli effetti dei materiali naturali. Questo è l’approccio che ancora oggi l’azienda continua a cercare per creare sempre nuovi effetti e disegni impiegando l’acetato di cellulosa, derivato dalla polpa di legno o dalle fibre del cotone.

Artigiani su scala industriale

Mazzucchelli lavora un prodotto artigianale su scala industriale con un elevatissimo contenuto manuale soprattutto nella fase chiamata “montaggio”, ovvero la creazione del disegno combinando lastre e pezzi di colori diversi. Nel mondo delle materie plastiche i princìpi guida sono normalmente i volumi e la produttività ma l’acetato richiede una profonda conoscenza specifica del materiale, dei suoi comportamenti e modalità di impiego e di come possa essere combinato e colorato nel modo ottimale. Negli anni, Mazzucchelli ha assorbito al suo interno realtà aziendali che, pur lavorando l’acetato, hanno avuto problemi a mantenere il business soprattutto perché era venuta a mancare la parte creativa.

 

 

Ricerca, sviluppo, design e investimenti

Oggi più del 10% del personale Mazzucchelli è impegnato in attività che sono pura ricerca e sviluppo: nel Centro O, il laboratorio studi e ricerche che è il focus creativo e di design, e nei laboratori di prototipazione. Lavorando a stretto contatto con i designer dei più importanti brand della moda si realizzano oggetti esclusivi e personalizzati grazie all’acetato, che dà la possibilità di giocare con le nuance, la tridimensionalità, un concetto di luce e colore che l’occhiale di metallo non può esprimere.

Tecnologia originale, intensità di capitale e capitale umano

La tecnologia che maggiormente contraddistingue Mazzucchelli è quella del processo a blocco, che permette di ottenere effetti sofisticati e tridimensionali – dunque in massa, non superficiali – in grado di giocare sulle opacità, le trasparenze e la geometria dei disegni. È un processo complesso, che prevede la lavorazione dell’acetato di cellulosa con coloranti, solventi e plastificanti per realizzare blocchi di materiale colorato omogeneo. I fogli ottenuti da questi blocchi vengono sagomati e quindi ricombinati secondo formule particolari per formare un nuovo blocco con un certo effetto e disegno ed effetti finali altamente raffinati. È una tecnologia complessa, che comporta investimenti cospicui e necessita di lunga esperienza, un mix difficile da imitare e copiare dalla pur agguerrita concorrenza.

Escludendo Mazzucchelli, oggi la produzione di lastre in acetato di cellulosa è appannaggio di qualche decina di produttori in Cina mentre la produzione di occhiali si accentra principalmente in due aree, la Cina e l’Italia, in particolare in Cadore, a tutt’oggi l’eccellenza riconosciuta dell’occhialeria mondiale. È rimasta una piccola produzione in Francia, scomparsa, invece, negli Stati Uniti ma, in generale, tutti fanno produrre in Cina, dove da tempo Mazzucchelli è presente con tre impianti per essere più competitivi e vicini ai clienti.

La certificazione ISCC Plus

La certificazione ISCC Plus, che attesta la circolarità del materiale prodotto da Mazzucchelli, è stata un passo inevitabile dal momento che l’azienda è il più grande utilizzatore di acetato di cellulosa per uso plastico al mondo: è stata, infatti, coinvolta da Eastman – fornitore di materia prima e partner storico – nel progetto Acetate Renew, che prevede la produzione di acetato di cellulosa (composto per il 60% da materiali biologici e per il 40% da materiali riciclati certificati) attraverso un innovativo processo di riciclo chimico (CRT, Carbon renewal Technology). Questo permette di produrre le lastre da polvere di acetato interamente ecosostenibile e, al contempo, di non inviare rifiuti alle discariche, con una significativa riduzione dei gas serra rispetto al processo di produzione tradizionale.

Come produttore di lastre Mazzucchelli è dunque a pieno titolo nel circuito virtuoso costituito a monte da Eastman, per i materiali e, a valle, dai clienti, che sono i produttori di occhiali, una “catena” dell’economia circolare che, a regime, deve composta interamente da soggetti certificati.

Aziende e sostenibilità

In generale, sta crescendo la sensibilità, anche industriale, verso la sostenibilità, intesa non solo come produzione ma anche come logistica, impatto dei processi sull’ambiente, ecc. Ci sono, tuttavia, anche interpretazioni diverse e una generale confusione che, sicuramente, può essere fugata da una certificazione ISCC di terza parte. Quel che è certo è che le leggi fanno fatica a tenere il passo con l’evoluzione e le innovazioni e, mentre le aziende hanno bisogno di regole certe e riscontrabili, al momento i regolamenti non danno quella flessibilità e libertà che bisognerebbe avere in queste fasi in cui si stanno cercando soluzioni tecniche di circolarità e recupero. Basti pensare a quanto la definizione dei materiali impatti sul trattamento degli stessi come rifiuto.

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