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MINIPAN: Innovazione e ricerca per nuove e antiche ricette

Innovazione, sicurezza e sostenibilità sono le parole che riassumono l’anima di Minipan S.r.l., azienda di Massa Lombarda in provincia di Ravenna, specializzata dal 1957 nella progettazione e realizzazione di macchinari e linee industriali per il settore del bakery.

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Innovazione, sicurezza e sostenibilità sono le parole che riassumono l’anima di Minipan Srl, azienda di Massa Lombarda in provincia di Ravenna, specializzata dal 1957 nella progettazione e realizzazione di macchinari e linee industriali per il settore del bakery.

“Automatizzare processi di panificazione millenari nel totale rispetto del prodotto e della sua ricetta artigianale” è la filosofia di Minipan, da sempre.

Nel 2020 l’azienda ha completato l’iter per la certificazione volontaria MOCA (Materiali e Oggetti a Contatto con gli Alimenti) rilasciata da ICIM SpA.

Un passaggio significativo a conferma dell’impegno di Minipan nel fare impresa in modo responsabile e sostenibile, che mette la sicurezza al primo posto oltre il semplice rispetto delle normative.

Ne abbiamo parlato con Bruno Fusari, presidente e direttore generale di Minipan S.r.l.

Ci parli di MINIPAN, la storia, l’attività, i mercati di riferimento

Il prodotto finale è, ed è sempre stato, il nostro punto di partenza nella progettazione di un macchinario per la panificazione, affinché i nostri clienti possano realizzare prodotti lievitati di alto livello artigianale su linea industriale. In altre parole: poter fare qualcosa di antico attraverso processi di lavorazione nuovi e moderni, che mantengano intatta la qualità e l’eccellenza delle ricette tradizionali.

Siamo nati nel 1957 come costruttori di macchine per panifici – a partire dal brevetto degli anni Sessanta per il macchinario che automatizzava il processo dello schiacciamento nella realizzazione delle crocette, il pane ferrarese – e, via via, abbiamo ampliato la nostra produzione con soluzioni sempre più performanti come, ad esempio, la prima macchina brevettata per la realizzazione dei taralli adottata, nel tempo, da un’infinità di produttori pugliesi.

 

 

A partire dalla metà degli anni Ottanta, abbiamo cominciato a sviluppare una spiccata capacità di ricerca per la costruzione di macchine speciali, personalizzate e ad elevata automazione rivolte al settore bakery, fino alle realizzazione di linee produttive complete in grado di rispettare, in ogni passaggio, i processi e le ricette dei nostri clienti.

Oggi le linee industriali e le macchine Minipan danno forma a pane (ciabatta artigianale, baguette, pan bauletto, pane da sandwich, tramezzino, fette biscottate, pane da hamburger e hot dog, basi pizza, piadine e tigelle, pane e crocette ferraresi e molto altro), snack salati di ogni tipo (dal grissino ai crackers, dai taralli ai decorati con semi e spezie, ecc.), biscotti (macchine colatrici e tagliafilo) e a una linea importante di prodotti senza glutine.

L’85% delle macchine e degli impianti Minipan è destinato al mercato estero: principalmente Europa, USA, ma anche Brasile e Australia dove, proprio in questi mesi, stiamo finalizzando la messa in opera di un impianto in grado di produrre fino a 2.500kg/h di pane ad altissima idratazione con un processo di lievitazione naturale.

Avete qualcosa di distintivo rispetto ai competitor?

Sicuramente la stata la scelta di adattare la ricetta del cliente alla macchina da progettare, e non il contrario.

Fin dall’inizio, infatti, abbiamo tenuto in considerazione l’atteggiamento degli artigiani nei confronti della modernizzazione e il loro timore che l’automazione snaturasse le caratteristiche del prodotto finito.

È dunque la ricetta del cliente che “decide” cosa deve fare una macchina Minipan: nel processo di automazione, infatti, non è solo questione di ingredienti ma anche e soprattutto di macchinario che, secondo la nostra filosofia, viene progettato nel totale rispetto dei tempi necessari per una lievitazione naturale.

Il ciclo produttivo può essere semmai più lungo, ma questo garantisce un risultato eccezionale e di qualità: meno chimica tra gli ingredienti (lieviti, additivi, conservanti, ecc.), meno costi per le materie prime di produzione e il vanto di un’etichetta “pulita”.

Anche l’innovazione tecnologica fa la differenza…

Mettiamo la creatività al servizio della produttività: all’interno del nostro laboratorio di ricerca, la progettazione di una macchina o di un impianto ad alto contenuto tecnologico e innovativo tiene in considerazione tutti gli input del cliente e, attraverso macchine pilota e modelli digitali 3D (realizzati con i software di Autodesk, partner strategico di Minipan dal 2005), cerchiamo di mettere a punto qualcosa che soddisfi la sua idea del prodotto.

E sono proprio le innovazioni tecnologiche che hanno contrassegnato la crescita di Minipan nel corso degli anni, come ad esempio il primo impianto per i grissini progettato nel 1996.

Oggi realizziamo prototipi in 3D e impianti pilota che offrono enormi potenzialità nell’affinare la progettazione delle macchine in ogni particolare, ma anche di essere propositivi nella realizzazione di linee industriali assolutamente customizzate.

Grazie al digital twin, inoltre, possiamo fornire ai nostri clienti un’esperienza immersiva nell’impianto, che viene riprodotto virtualmente nella sede dell’azienda, fornendo una vera e propria formazione all’utilizzo dei macchinari prima ancora che vengano consegnati e installati.

Sicurezza alimentare: cosa vi ha spinti alla certificazione MOCA?

L’aspetto della sostenibilità, sempre più sentito anche dal mercato, è al centro della nostra ricerca per la produzione di macchinari efficienti nella loro prestazione, ma con la possibilità di performare riducendo gli scarti di produzione e nel totale rispetto dell’ambiente e della sicurezza.

Lavorando nell’industria alimentare è fondamentale poter garantire la sicurezza da contaminazioni per contatto in tutti passaggi degli alimenti all’interno delle nostre macchine: oltre a essere progettate secondo le direttive e le raccomandazioni per costruire macchine sicure, i prodotti Minipan si avvalgono di uno studio di clean design che prevede un facile accesso a tutte le componenti a contatto con gli alimenti, per agevolare al massimo le operazioni di manutenzione e pulizia.

Per valorizzare il nostro operato e distinguerci dai concorrenti, dopo la certificazione ISO9001 per i Sistemi di Gestione della Qualità ottenuta nel 2000, Minipan ha intrapreso lo scorso anno il percorso di certificazione volontaria MOCA-Materiali e Oggetti a Contatto di Alimenti secondo lo schema proprietario di ICIM Spa, riconosciuto da Accredia.

La certificazione MOCA è, a nostro avviso, un requisito necessario per un’azienda che opera nel set- tore dell’industria alimentare con serietà e competenza: ci permette infatti di dimostrare, attraverso l’attestazione da parte di un ente terzo, il rispetto di tutte le normative di sicurezza alimentare. Si tratta di un investimento di cui trarremo sicuramente benefici nel medio e lungo termine.

Purtroppo dobbiamo constatare che in Italia, benché non manchi una precisa legislazione sulla sicurezza alimentare, sono però carenti i controlli a tutti i livelli della filiera che, invece, risultano essere più rigorosi ed efficaci all’estero, in particolare nel Nord Europa e negli Stati Uniti.

Un anno di pandemia: come l’avete vissuto e cosa ne sarà?

L’arrivo della pandemia da Covid-19 è pressoché coinciso, lo scorso anno, con l’apertura del nostro nuovo stabilimento, progettato all’insegna della sostenibilità: siamo autonomi dal punto di vista energetico e l’ambiente tiene conto del benessere dei nostri cinquanta collaboratori.

I capannoni, ad esempio, hanno grandi vetrate con vista sulle campagne. Abbiamo adottato un articolato programma di riduzione dell’impatto ambientale e siamo completamente plastic free.

La nuova sede ci ha permesso di affrontare in modo positivo il lungo periodo pandemico, grazie agli ampi spazi che garantiscono il distanziamento tra i lavoratori e, con le dovute procedure di screening, non ci siamo mai fermati.

È stato come per tutti un anno difficile, in cui abbiamo sicuramente privilegiato il mercato nazionale, ma siamo ottimisti nel dire che il calo registrato riguarda principalmente grossi progetti che i nostri clienti hanno solo rimandato.

Nella storia di Minipan, del resto, si è registrato un grosso momento di crescita ed espansione proprio dopo la crisi del 2018, tra il 2009 e il 2010, e siamo fiduciosi che anche questa volta, a valle della pandemia, avremo un nuovo rimbalzo.

Come vorreste essere riconosciuti sul mercato?

Guardando al futuro la volontà di Minipan è quella di crescere ancora. Nel comparto di riferimento siamo riconosciuti come ottimi costruttori, flessibili e orientati al prodotto del cliente. Il nostro modo di pensare è innovativo e ci siamo sempre impegnati a sviluppare nuove soluzioni che, rispetto ai competitor, siano migliori e distintive per prestazioni e sostenibilità. La qualità, ne siamo convinti, è un fatto culturale anche se, non di rado, porta a confrontarsi con un mercato che, sotto diversi aspetti, cerca sempre delle scorciatoie. Ci siamo difesi, negli anni, brevettando ogni nostra invenzione. Essere copiati è purtroppo inevitabile, ma chi ci copia, copia solo ciò che vede e dunque qualcosa di già superato, anche perché noi – nella ricerca e nell’innovazione delle nostre macchine e delle linee produttive per l’industria della panificazione – non ci fermiamo mai.

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