Certificazione per la parità di genere UNI/PdR 125
La parità di genere è uno degli obiettivi definiti dall’Agenda ONU 2030 (obiettivo 5 degli SDG – Sustainable Development Goals). Il PNRR individua il tema della parità di genere tra i propri obiettivi, e con la Missione 5 – Inclusione e coesione – stanzia complessivamente 29,83 miliardi di € per interventi indirizzati a Politiche per il lavoro, Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore, Interventi speciali per la coesione territoriale. Tra questi è esplicitamente richiamato il sistema di certificazione per la parità di genere.
La Legge 5 novembre 2021, n. 162 all’articolo 4 ha previsto l’istituzione di un sistema di certificazione della parità di genere e all’articolo 5 ha introdotto un sistema di premialità (già attivo dal 2022) per le aziende che ottengono tale certificazione.
Lo stesso articolo 5 prevede inoltre che “Alle aziende private che (…) siano in possesso della certificazione della parità di genere (…) è riconosciuto un punteggio premiale per la valutazione, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti.
Il Decreto 29 aprile 2022 del Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia stabilisce che il riferimento per la certificazione è rappresentato dalla norma UNI PdR 125 e la certificazione può essere rilasciata dagli organismi di valutazione della conformità accreditati in questo ambito.
La PdR UNI 125:2022 “Linea guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l’adozione di specifici KPI (Key Performance Indicator – Indicatori chiave di prestazione) inerenti alle politiche di parità di genere nelle Organizzazioni” permette la misura, la rendicontazione e la valutazione delle azioni messe in atto dalle organizzazioni con l’obiettivo di colmare i gap attualmente esistenti e produrre un cambiamento sostenibile e durevole nel tempo.
La UNI /PdR 125:2022
La certificazione secondo la UNI/PdR 125:2022 supporta le organizzazioni nel promuovere la parità di genere, operando su 6 aree di intervento:
- Cultura e Strategia
- Governance
- Processi HR
- Opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda
- Equità remunerativa per genere
- Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro
La UNI PdR 125 si applica a tutte le Organizzazioni, indipendentemente dalle loro dimensioni, e forma giuridica e settore di operazione. Per rendere l’applicabilità rilevante per tutte le tipologie di azienda, la PdR divide le Organizzazioni in quattro fasce dimensionali, oltre a tenere conto delle specificità settoriali. Di conseguenza nel definire i KPI quantitativi che la PdR UNI 125:2022 richiede un confronto basato sulla media di settore, ovvero sui valori medi delle aziende con lo stesso codice Ateco.
In questo modo, le Organizzazioni saranno valorizzate per la loro buona prassi rispetto al settore produttivo di riferimento, piuttosto che rispetto alla situazione italiana in generale.
La certificazione si ottiene con un punteggio minimo di 60/100, fermo restando l’obbligo di migliorare costantemente il proprio punteggio; avrà validità pari a 3 anni, con due sorveglianze annuali a 12 e 24 mesi.
Perché la certificazione per la parità di genere UNI/PdR 125:2022?
Pensata per accompagnare le imprese nell’adottare politiche per l’inclusività, la valorizzazione delle diversità e la riduzione del gap di genere, la certificazione – oltre alle forme di incentivazione già illustrate – permette alle imprese di fornire evidenza dell’impegno verso l’inclusione e si inserisce più in generale nel contesto delle certificazioni ESG. Un’azienda certificata per la parità di genere aumenta la propria reputazione, attrae talenti e risponde alle aspettative delle risorse interne.
ICIM Group può supportare le Organizzazioni con attività di Formazione, Assessment, Gap analysis sullo stato di conformità del sistema di gestione rispetto ai requisiti della PdR necessari per la certificazione.
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