Skip to content

Nuove regole UE per la plastica a contatto con alimenti: ecco cosa cambia

Garantire una maggiore sicurezza alimentare e incentivare pratiche più sostenibili nell’industria della plastica, attraverso norme più chiare e controlli più rigorosi. Sono questi i principali obiettivi del Regolamento UE 2025/351 (pubblicato della Commissione Europea lo scorso 21 febbraio) che modifica le direttive esistenti sulla plastica destinata al contatto con gli alimenti, intervenendo su aspetti fondamentali del Regolamento UE 10/2011, del Regolamento UE 1616/2022 sulla plastica riciclata e del Regolamento CE 2023/2006 sulle buone pratiche di fabbricazione.

Tra le principali novità un’attenzione particolare ai materiali plastici multistrato e omogenei per i quali vengono stabiliti requisiti più precisi in materia di composizione. Le aziende produttrici dovranno assicurarsi che i loro materiali rispettino rigorosi test di migrazione, soprattutto se contengono adesivi, rivestimenti o inchiostri da stampa. Viene inoltre chiarita la definizione di additivi, specificando che questi devono rimanere all’interno della plastica senza essere considerati sostanze di partenza. Per allinearsi alla normativa REACH, è stato introdotto anche il concetto di sostanze UVCB, che si riferisce a quelle di composizione sconosciuta o variabile.

Altro aspetto chiave introdotto dal Regolamento 2025/351 riguarda la purezza delle sostanze utilizzate nella produzione della plastica. La nuova normativa impone che queste sostanze siano di elevata qualità e contengano solo minime quantità di composti non intenzionalmente aggiunti (NIAS). Se la migrazione di tali sostanze supera il valore di 0,00015 mg/kg di alimento, sarà necessaria una valutazione del rischio più approfondita. Inoltre, vengono introdotti controlli più severi sui materiali derivati da rifiuti, per garantire che non contengano contaminanti potenzialmente dannosi.

Nuove regole anche sul fronte della plastica riciclata, per la rilavorazione dei materiali plastici di scarto. L’obiettivo è assicurarsi che i materiali riciclati rispettino rigorosamente i limiti di migrazione, così da tutelare la sicurezza alimentare.

 

Un’altra innovazione riguarda gli oggetti in plastica riutilizzabili, che dovranno garantire sicurezza e stabilità anche dopo molteplici utilizzi. I produttori dovranno fornire informazioni chiare ai consumatori, aiutandoli a riconoscere i segnali di deterioramento, come ingiallimento, crepe o perdita di trasparenza. Questo contribuirà a migliorare la consapevolezza del pubblico e a prolungare la vita utile dei prodotti in modo sicuro.

Produttori e aziende del comparto hanno a disposizione un periodo transitorio di 18 mesi per adeguare materiali e prodotti a quando previsto da nuovo Regolamento 2025/351.

Grazie alle specifiche competenze in ambito food contact, ICIM Group è partner di riferimento per accompagnare le imprese nella corretta applicazione delle nuove disposizioni e nella verifica della conformità dei prodotti in plastica destinati al consumo umano, attraverso un’offerta integrata di servizi di consulenza, formazione, testing e certificazione erogati dalle società del Gruppo.

07 marzo 2025

Non è una corrispondenza, ma una newsletter personalizzata.

Rimani sempre aggiornato con le nostre newsletter sul Gruppo ICIM.