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Transizione 5.0. Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025

La Legge di Bilancio 2025 introduce rilevanti modifiche al Piano Transizione 5.0, rendendolo più accessibile e vantaggioso per le imprese che puntano a una transizione energetica e digitale.
Le principali novità riguardano la cumulabilità degli incentivi, la rimodulazione delle aliquote, le maggiorazioni per il fotovoltaico e le semplificazioni procedurali.

Eccole in sintesi:

  • Cumulabilità degli incentivi: Il credito d’imposta del Piano Transizione 5.0 è ora cumulabile con altri incentivi nazionali ed europei, inclusi quelli finanziati da fondi comunitari, nel rispetto del divieto di doppio finanziamento.
    Questa misura consente alle imprese di ottimizzare i benefici economici derivanti da interventi mirati a migliorare la sostenibilità e l’innovazione tecnologica.
  • Rimodulazione delle aliquote: Gli scaglioni di investimento sono stati ridotti da tre a due, semplificando il calcolo del credito d’imposta.
    • Il primo scaglione copre investimenti fino a 10 milioni di euro, con un’aliquota unica del 35% applicata alla prima fascia di efficientamento energetico.
    • Per gli investimenti superiori, il secondo scaglione prevede un’aliquota del 20%.
  • Incentivi per il fotovoltaico: Sono state introdotte aliquote maggiorate per l’acquisto di moduli fotovoltaici prodotti nell’Unione Europea. Gli incrementi del 30%, 40% e 50% vengono applicati in base alle caratteristiche tecniche dei moduli, con un focus particolare su efficienza energetica, sostenibilità dei materiali utilizzati e ridotto impatto ambientale dei processi produttivi.
  • Semplificazioni procedurali:
    • Sostituzione di beni strumentali obsoleti: La sostituzione di macchinari completamente ammortizzati da oltre 24 mesi è ora facilitata, presumendo un risparmio energetico minimo del 3% o 5%, a seconda dei casi, senza necessità di calcoli complessi. Questa misura mira a incentivare il rinnovamento tecnologico, eliminando ostacoli burocratici.
    • Ruolo delle ESCo: Le società di servizi energetici (ESCo) certificate possono accedere al credito d’imposta in modo semplificato. Per i contratti di Energy Performance Contracting (EPC), è riconosciuta una presunzione di efficientamento energetico, con incentivi aggiuntivi previsti per gli interventi realizzati in aree industriali ad alta densità di emissioni.

ICIM Consulting, grazie a un pool di tecnici esperti, è in grado di seguire e guidare le aziende in tutto l’iter della Transizione 5.0.

30 gennaio 2025

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