È stato approvato il 26 febbraio 2024 in Consiglio dei Ministri l’atteso decreto con il nuovo Piano Transizione 5.0 pensato per incentivare la transizione green delle imprese.
Con risorse pari a 6,3 miliardi di euro finanziati dal PNRR, il piano prevede ‘crediti d’imposta 5.0’ sui nuovi investimenti in beni strumentali e software che le aziende effettueranno nel biennio 2024-2025 nell’ambito di progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici.
Le aliquote oscillano tra il 35 e il 45 % in proporzione al risparmio energetico generato (che deve essere come minimo del 3% per la struttura produttiva o del 5% per il processo interessato all’investimento).
I beni ammessi all’incentivo sono gli stessi agevolati dal piano Transizione 4.0 (Allegati A e B legge 232/2016).
Il “Piano Transizione 5.0” prevede agevolazioni aggiuntive sugli investimenti in pannelli fotovoltaici e altri sistemi di autoproduzione e autoconsumo finalizzati a generare un risparmio energetico, purché inseriti in un progetto di innovazione che preveda l’acquisto di beni strumentali.
È previsto anche l’incentivo legato alle spese per la formazione del personale – per l’acquisizione o il consolidamento di competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi – nel limine del 10% degli investimenti effettuati nei beni strumentali fino a un massimo di 300 mila euro.
“Il Piano Transizione 5.0 è architrave della nostra politica industriale, per consentire alle imprese italiane di innovarsi per vincere la sfida della duplice transizione digitale e green, nei due anni decisivi 2024/2025, in cui si ridisegnano gli assetti geoeconomici – ha commentato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. – Oltre agli investimenti in beni strumentali, la misura è orientata anche alla formazione dei lavoratori, perché le competenze sono il fattore che fa la differenza soprattutto per il nostro Made in Italy”.
Per l’applicazione del Piano Transizione 5.0 sarà necessario attendere il decreto attuativo previsto entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento.
È utile ricordare che il piano Transizione 4.0 resta operativo per tutti gli investimenti nei beni previsti negli allegati A e B che non generano un risparmio energetico o che lo generano sotto le soglie minime previste dal Piano Transizione 5.0.
ICIM GROUP, come già avvenuto per la quarta rivoluzione industriale, si propone come partner per supportare le aziende ad accedere ai benefici fiscali previsti.
29 Febbraio 2024