Contrariamente a quanto annunciato dal Governo alcuni giorni fa, il Decreto Milleproroghe, che avrebbe dovuto prevedere lo slittamento al 31 dicembre 2023 del termine per la consegna dei beni 4.0 prenotati entro il 2022, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (Decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198) senza la norma sulla proroga delle consegne.
Lo stesso 29 dicembre 2022 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale anche la legge n. 197, cosiddetta Legge di Bilancio 2023, al cui art.1, comma 423, fissa al 30 settembre 2023 la deadline per portare a termine gli investimenti in beni strumentali materiali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0” prenotati entro il 31 dicembre 2022.
Nessuna rimodulazione invece delle aliquote di credito di imposta previste per investimenti 2023-2025. Restano pertanto confermate quelle già definite per il prossimo triennio:
Beni strumentali materiali (allegato A, legge 11 dicembre 2016, n. 232 – ex Iper ammortamento)
- 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
- 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
- 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
Beni strumentali immateriali (allegato B, legge 11 dicembre 2016, n. 232 – ex Iper ammortamento)
2023: 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro
2024: 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro
2025: 10% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.
Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
Attraverso le competenze trasversali in ambito Transizione 4.0 fornite dalle sue società, ICIM Group affianca le aziende con servizi di orientamento sulla normativa, supporto tecnico per il rispetto dei requisiti necessari all’accesso ai benefici fiscali e, con l’intervento di ICIM SpA (ente di certificazione di riferimento in ambito 4.0), verifica la conformità ai requisiti 4.0 richiesti dalla normativa ed emette l’attestazione necessaria per fruire dei benefici fiscali.