Nel suo ruolo di consulente tecnico della Commissione europea, l’EFRAG-European Financial Reporting Advisory Group ha consegnato, a fine novembre, la prima serie di dodici European Sustainability Reporting Standards (ESRS), i progetti (bozze) per la rendicontazione europea sulla sostenibilità, revisionati a seguito dei commenti ricevuti nella fase di consultazione pubblica.
La struttura e i contenuti dell’informativa sono ora allineati a quelli proposti dall’International Sustainability Reporting Standards Board (Issb) e agli standard della Global Reporting Initiative (GRI), recependo, tra l’altro, i principi guida definiti dalle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e le linee guida OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) per le imprese multinazionali.
A questo primo set di principi – trasversali e di applicazione generale – ne seguirà una seconda serie di carattere settoriale, attesa entro la primavera del 2023.
La Commissione europea consulterà ora gli organismi dell’UE e gli Stati membri sui progetti di norme, prima di adottare le norme definitive come atti delegati nel giugno 2023.
Gli obblighi di segnalazione di sostenibilità saranno introdotti gradualmente nel tempo per diversi tipi di società, così come previsto dalla Corporate Sustainability reporting Directive (CSRD) adottata dal Parlamento Europeo sempre nel mese di novembre.
La prima serie di 12 bozze di ESRS è composta da:
Cross-cutting standards
- Bozza ESRS 1 Requisiti generali
- Bozza ESRS 2 Informativa generale
Topical standards
Ambientale:
- Bozza ESRS E1 Cambiamento climatico
- Bozza ESRS E2 Inquinamento
- Bozza ESRS E3 Risorse idriche e marine
- Bozza ESRS E4 Biodiversità ed ecosistemi
- Bozza ESRS E5 Risorse ed economia circolare
Sociale:
- Bozza ESRS S1 Forza lavoro propria
- Bozza ESRS S2 Lavoratori della catena del valore
- Bozza ESRS S3 Comunità interessate ▪
- Bozza ESRS S4 Clienti e utenti finali
Governance:
- Bozza ESRS G1 Condotta aziendale
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