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Plastica monouso: da gennaio regolamentata anche in Italia secondo la Direttiva europea SUP

Nota come SUP-Single Use Plastics, la Direttiva UE 2019/904 è un intervento normativo voluto dell’Unione Europea per ridurre l’incidenza della plastica monouso sulla salute umana e sull’ambiente (in particolare quello marino), favorendo parallelamente il ricorso all’economia circolare e l’utilizzo di materiali innovativi e più sostenibili.

L’Italia ha recepito la normativa nel novembre scorso attraverso il Decreto Legislativo 196, entrato in vigore il 14 gennaio 2022, in cui viene stabilito il divieto di immettere in commercio alcuni oggetti realizzati in plastica. Un provvedimento che coinvolge in modo importante il settore dei MOCA (Materiali e Oggetti a Contatto con gli Alimenti), con riferimento ad articoli d’uso comune quali tazze monouso per bevande (inclusi tappi e coperchi), contenitori in polistirolo per alimenti destinati al consumo immediato, bicchieri, piatti e altri prodotti per alimenti realizzati in plastica, seppur con alcune deroghe.

Rispetto alla Direttiva SUP, il decreto italiano 196 ammette prodotti che presentano un rivestimento in materiale plastico inferiore al 10% e oggetti realizzati in materiale biodegradabile e compostabile* realizzati con almeno il 40% di materia prima rinnovabile (60% a partire dal 2024).

Attraverso le competenze delle sue società, in particolare di TIFQLab – centro di sperimentazione, ricerca e analisi applicate alle tecnologie alimentari – ICIM Group si pone al fianco di quelle imprese che stanno studiando nuovi materiali da usare in alternativa alla plastica monouso e per i quali è necessario procedere a prove, analisi e test, incluse prove di migrazione e cessione delle sostanze agli alimenti. La proposizione di ICIM Group per le aziende del comparto food tech si completa con i servizi di consulenza e formazione, a cura di TIFQ, fino alla certificazione volontaria di ICIM SpA, unico schema MOCA accreditato Accredia per un comparto strategico per le imprese e le industrie italiane.

* purché conforme allo standard UNI EN 13432 “Requisiti per imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione” o UNI EN 14995 “Materie plastiche – Valutazione della compostabilità – Schema di prova e specificazioni”

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