Facilitare lo scambio di conoscenze tra esperti e mettere a disposizione degli ingegneri l’enorme competenza tecnica esistente in Europa: è questo, da sempre, l’obiettivo degli Eurocodici, ovvero le norme europee per la progettazione nel settore delle costruzioni, alle quali si allineano le normative nazionali, al fine di consentire l’utilizzo di criteri di calcolo comuni e adottabili anche all’estero.
Alle luce di nuovi materiali, tecnologie e metodi di progettazione in uso oggi nel campo dell’edilizia e delle costruzioni entreranno in vigore a breve gli “Eurocodici di seconda generazione”, ovvero un aggiornamento del precedente impianto, esito di un lungo lavoro del Mandato M/515 della Commissione Europea.
I nuovi Eurocodici mantengono comunque una continuità con i precedenti “standard di progettazione” e sono correlati al Regolamento sui prodotti da costruzione UE n. 305/2011, che fissa le condizioni armonizzate per la commercializzazione di prodotti e materiali destinati alle attività di edilizia e costruzione.
Tra le principali novità lo sviluppo del nuovo Eurocodice 10 sul vetro strutturale; la maggiore considerazione dei metodi numerici (ad esempio FEM nelle costruzioni in acciaio); la maggiore considerazione degli impatti futuri dei cambiamenti climatici; il collegamento dei livelli di sicurezza alle possibili conseguenze del danno e alle misure di gestione della qualità; una maggiore protezione delle risorse naturali.
Nel Eurocodice 0 (EN 1990) sui “Criteri generali di progettazione strutturale” è stata inoltre inserita una nota in cui si afferma che “i requisiti di base per una struttura esistente possono essere diversi dai requisiti di base applicabili per una nuova struttura”. Questa nota dà ai regolatori nazionali un margine di manovra per promuovere la conservazione degli edifici esistenti.
Gli altri Eurocodici, lo ricordiamo, sono:
- Eurocodice 1 (EN 1991) “Azioni sulle strutture”;
- Eurocodice 2 (EN 1992) “Progettazione delle strutture in calcestruzzo”;
- Eurocodice 3 (EN 1993) “Progettazione delle strutture in acciaio”;
- Eurocodice 4 (EN 1994) “Progettazione delle strutture miste acciaio-calcestruzzo”;
- Eurocodice 5 (EN 1995) “Progettazione delle strutture in legno”;
- Eurocodice 6 (EN 1996) “Progettazione delle strutture in muratura”;
- Eurocodice 7 (EN 1997) “Progettazione geotecnica”;
- Eurocodice 8 (EN 1998) “Progettazione delle strutture per la resistenza sismica”;
- Eurocodice 9 (EN 1999) “Progettazione delle strutture in alluminio”.
ICIM Group, con la sua partecipata ICIM SpA, opera come Notified Body nel mercato nazionale e internazionale ed è leader nel settore delle certificazioni secondo la direttiva CPR (Regolamento UE n. 305/2011 Prodotti da Costruzione).
Tra i diversi accreditamenti anche quello per la marcatura CE di strutture di acciaio e di alluminio secondo la norma UNI EN 1090-1:2012 e per la certificazione degli impianti industriali di produzione di calcestruzzo secondo il DM calcestruzzo.
03 Novembre 2023