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GRUPPO CIDIU: 50 anni per l’ambiente

A colloquio con il Direttore Generale Silvio Barbiera e con Tiziana Manzi, Responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza, Segreteria Societaria e Compliance Aziendale.

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Ha spento le sue prime 50 candeline nel 2022 il Gruppo CIDIU (Centro intercomunale di igiene urbana) che, dal 1972, opera nel settore dei servizi ambientali e nella gestione del ciclo dei rifiuti – raccolta, trattamento, smaltimento, riciclo, recupero di energia – per 17 comuni nell’area Ovest di Torino con una mission ben precisa: svolgere la propria attività secondo i princìpi di etica, passione, equità e trasparenza, ponendo tecnologia e competenza al servizio della collettività e del territorio.

Tra i primi quaranta gestori ambientali più grandi d’Italia, CIDIU crede e si prodiga ogni giorno per educare alla cultura ambientale e per salvaguardare la bellezza delle città e la salute dei suoi abitanti. La consapevolezza del futuro ha sempre guidato le scelte di CIDIU, in totale aderenza a quei valori fondamentali come la rettitudine delle azioni, il rispetto dell’ambiente e il coraggio di scelte che favoriscano la sostenibilità.

Il comportamento etico e la prevenzione della corruzione dovrebbero essere, secondo CIDIU, un pilastro centrale per le aziende di ogni settore e dimensione, non solo per ridurre il rischio di essere esposte a sanzioni, ma soprattutto per creare rapporti di fiducia con dipendenti e terze parti, rafforzando la propria reputazione sul mercato di riferimento.

CIDIU ha concluso il percorso per la certificazione volontaria dei sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione secondo la norma UNI ISO 37001-2016, rilasciata da ICIM SpA.

Ne abbiamo parlato con Silvio Barbiera, Direttore Generale CIDIU e con Tiziana Manzi, Responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza, Segreteria Societaria e Compliance Aziendale.

Con oltre 400 dipendenti e collaboratori, la struttura è articolata in due società: la controllante Cidiu SpA, le cui azioni sono per la totalità di proprietà di 17 Comuni e la controllata Cidiu Servizi SpA.

La prima opera a stretto contatto con il territorio gestendo quotidianamente la raccolta dei rifiuti e la nettezza urbana attraverso un servizio in house su un bacino di 260.000 abitanti; a questo si affiancano i servizi rivolti a privati e utenze non domestiche, come la raccolta e lo smaltimento di rifiuti speciali, la gestione di rifiuti pericolosi, la rimozione rifiuti e la pulizia aree dismesse, ecc.

La seconda – Cidiu Servizi, da poco rinnovata nella compagine sociale pur restando a maggioranza pubblica – si caratterizza per il grande impegno di risorse nella progettualità e nella realizzazione e gestione di impianti per lo smaltimento dei rifiuti e la produzione di energie rinnovabili, configurandosi, dunque, come società strumentale a supporto delle attività, con uno sguardo attento all’evoluzione della tecnologia che si occupa di tutela ambientale a beneficio del territorio di riferimento e non solo e nel rispetto degli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda ONU 2030.

Negli ultimi decenni la considerazione del rifiuto è passata da materiale giunto a “fine vita”, e dunque da smaltire, con tutte le problematiche del caso, a “nuova risorsa”, ovvero materia seconda da trasformare e riutilizzare, in perfetta sintonia con le politiche di sostenibilità e di economia circolare, ormai ineludibili.

È in questo contesto che la nostra attenzione alle problematiche del recupero delle materie conte- nute nei rifiuti e del risparmio energetico è cresciuta anno dopo anno, portandoci a investire in impianti di smaltimento, trasformazione e recupero sempre più avanzati dal punto di vista tecnologico e in grado di assicurare il rispetto dell’ambiente” precisa Barbiera.

Scelte e strategie aziendali che CIDIU ha sempre condiviso dialogando, attraverso attività e campagne di comunicazione, sia con l’utenza finale, ovvero i cittadini, sia con le amministrazioni pubbliche, ma anche investendo nelle risorse umane che sono, in prima linea, a contatto con il territorio.

 

 

La credibilità dell’impegno nella tutela dell’ambiente e nella gestione ottimale dei diversi processi di lavoro è stata confermata per CIDIU anche attraverso scelte lungimiranti, come l’adesione a percorsi certificativi già a partire dal 2004.

Dopo aver conseguito la ISO 9001 sui sistemi di Gestione della Qualità ci siamo avvicinati alla 14001 sui Sistemi di Gestione Ambientale e alla 45001 su Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute sui Luoghi di Lavoro” dice Tiziana Manzi, Responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza nonché della Segreteria Societaria e Compliance Aziendale. E aggiunge:

Nel corso degli anni abbiamo cercato di fare sempre meglio e di alzare l’asticella della nostra reputazione ed è con lo stesso spirito che, su indicazione del Consiglio di Amministrazione della nostra controllante e col supporto dalla Società Free Managers srl, abbiamo recentemente affrontato il percorso certificativo che ci ha portato a conseguire la UNI ISO 37001-2016 per i sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione”.

Accompagnata come per le precedenti certificazioni da ICIM SpA, l’ente di certificazione di ICIM Group – la prima certificazione 9001 è del 2004 – CIDIU ha affrontato il percorso con grande volontà, in un momento storico ed economico già segnato da due anni pandemia e in concomitanza con un’importante riorganizzazione interna “ma è pur vero che le nuove sfide, anche in periodo critici, fanno comunque crescere” chiosa Barbiera.

Il tema della certificazione non è dunque nuovo in azienda e, ancora una volta, la 37001 è stata condivisa con tutti gli stakeholder – afferma Manzi. – Per consentire, inoltre, al personale operativo di familiarizzare con le procedure introdotte a seguito della certificazione, abbiamo attivato a fine 2021 una piattaforma formativa on line sulla quale tutti i dipendenti hanno potuto seguire il percorso sulla prevenzione della corruzione a livello individuale. Molti colleghi l’hanno colta come ulteriore opportunità verso la ricerca del miglioramento continuo che contraddistingue l’azienda, un nuovo traguardo importante.

La certificazione 37001 affianca il Rating di Legalità riconosciuto fin dal 2016 dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e il Rating finanziario da parte Cerved:

Sono ulteriori elementi che confermano la solidità e la serietà della nostra organizzazione, una media impresa a vocazione fortemente pubblica, che opera direttamente sul, e per, il territorio. Siamo, di fatto, uno strumento che consente ai Comuni Soci di valorizzare il loro territorio e l’ambiente. E l’ambiente è il futuro”. chiude Barbiera.

A proposito della UNI ISO 37001:2016

La certificazione volontaria secondo la norma internazionale UNI ISO 37001-2016 riguarda i requisiti per pianificare, attuare, mantenere e migliorare un sistema di gestione e controllo dei rischi di corruzione all’interno di una qualunque impresa pubblica o privata.

Nel dettaglio, fornisce alle aziende le modalità di base utili a valutare i processi interni per prevenire possibili atti corruttivi da parte dei propri dipendenti e collaboratori o da qualunque soggetto agisca in suo nome, e per favorire il diffondersi di una cultura aziendale basata sull’etica e sulle buone pratiche commerciali.

Le imprese certificate UNI ISO 37001 possono dichiararsi “compliant” rispetto alla prevenzione del fenomeno corruttivo, avendo adottato misure di prevenzione ragionevoli e proporzionali al rischio di incorrere nella corruzione.

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