Con una recente comunicazione congiunta, IAF (International Accreditation Forum) e ISO (International Organization for Standardization) hanno reso note le modifiche apportate alle norme ISO sui sistemi di gestione. Legate principalmente alla revisione della struttura armonizzata (HLS) delle norme ISO, le modifiche sono in linea con la Dichiarazione di Londra del 2021, approvata da tutti gli organismi membri dell’ISO, che afferma l’impegno della comunità ISO nell’affrontare il cambiamento climatico.
Le modifiche introdotte, che verranno aggiunte in forma di emendamenti negli standard già esistenti e incluse in quelli in fase di sviluppo e revisione, fanno capo a requisiti normativi: “comprendere l’organizzazione e il suo contesto” e “comprendere le esigenze e le aspettative delle parti”.
Le organizzazioni, in partica, non solo devono determinare le questioni esterne e interne che sono rilevanti per il loro scopo e che influenzano la loro capacità di raggiungere i risultati previsti dal proprio sistema di gestione, ma lo devono fare anche in riferimento al fattore “cambiamento climatico” definendo se questo sia un problema rilevante o meno.
Allo stesso modo l’organizzazione deve determinare quali parti interessate possono avere requisiti (esigenze/aspettative) relativi al “cambiamento climatico” e, in caso affermativo, recepirli e soddisfarli.
Non si tratta, in sostanza, di nuovi requisiti quanto, piuttosto, di chiarimenti. Le norme esistenti, infatti, già includono la necessità che l’organizzazione consideri tutte le questioni interne ed esterne che possono avere un impatto sull’efficacia del proprio sistema di gestione ma, le nuove dichiarazioni vogliono assicurare che il “cambiamento climatico” sia considerato all’interno del sistema di gestione in quanto fattore esterno importante.
In nessun modo l’obbligo “costringe” l’organizzazione a ridurre la propria impronta di carbonio o le emissioni di gas serra o qualsiasi altra azione ambientale, a meno che questo non sia un obiettivo per quell’organizzazione in quanto, fattore rilevante.
La presa in carico di tale nuovo aspetto, pertanto, richiederà presumibilmente l’integrazione dell’Analisi del Contesto dell’organizzazione e conseguentemente della sua valutazione del rischio, al fine di definire quali rischi rilevanti per l’organizzazione sono determinati dagli effetti del cambiamento climatico o, al contrario, quali fattori possono incidere significativamente sul cambiamento climatico.
Gli emendamenti introdotti saranno di immediata attuazione nelle norme ISO sui sistemi di gestione. ICIM SpA è al fianco delle aziende per verificare la correttezza delle valutazioni dell’Analisi del Contesto dell’Organizzazione e del rischio, rispetto alle nuove modifiche legate al fattore “cambiamento climatico”.
Il testo integrale della comunicazione congiunta AIF e ISO è disponibile QUI
09 Maggio 2024