Tra le principali novità introdotte troviamo: la richiesta per l’organizzatore dell’evento di indicare esplicitamente gli impatti sociali, economici ed ambientali all’interno della determinazione dei temi rilevanti in termini di obiettivi da raggiungere tramite il sistema di gestione di sostenibilità dell’evento; come riferimento alla determinazione di tali impatti sono state inserite nella norma le analisi SWOT e PESTLE (o PESTEL). Gli sponsor e i partner che forniscono beni o servizi all’evento sono ora equiparati ai fornitori; lo “statement of purpose and values” diventa il “mission statement” e include la missione, i benefici sociali, ambientali ed economici, e i rischi connessi alle attività dell’organizzazione dell’evento. Inoltre, la Politica di sviluppo sostenibile dell’evento deve ora includere una visione di lungo periodo tra i 3 e i 10 e deve essere firmata dall’alta direzione dell’organizzazione. L’organizzazione è chiamata altresì a svolgere un’analisi approfondita delle caratteristiche di sostenibilità dei fornitori e dei loro prodotti, sia durante il processo di selezione, sia in modo continuativo durante l’espletamento del rapporto, per assicurarsi che tali caratteristiche siano in linea con i propri obiettivi e la propria Politica di sviluppo sostenibile. E ancora: le gare d’appalto devono rispettare criteri specifici di correttezza e trasparenza e devono rendere possibile la partecipazione di piccole imprese.