a cura di
Marco Cibien , ICIM Consulting
Antonio Terracina, coordinatore centrale CTSS INAIL
SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: IL CONTESTO, I RIFERIMENTI, LE EVIDENZE
Negli ultimi decenni il modo di intendere e di implementare la salute e sicurezza sul lavoro (nel seguito SSL) sono stati oggetto di una progressiva ma inequivocabile evoluzione. Un percorso che ha sancito l’affermarsi di un vero e proprio “approccio sistemico” alla stessa SSL, sia in ambito legislativo-regolatorio che tecnico-normativo. Nel primo caso, ci riferiamo alla direttrice che ha avuto inizio con la Direttiva 89/391/CEE ed è culminato con il vigente D.lgs 81/2008, passando per il D.lgs 626/94. Nel secondo, al percorso ventennale che dalle linee guida UNI-INAIL e dalla OHSAS 18001 (la cui prima edizione risale al 1999) ha portato all’attuale ISO 45001:2018.
Oggi, mentre è in corso la revisione dello standard relativo al cosiddetto OHSMS (Occupational Health & Safety Management System), che seguirà a stretto giro la revisione di quelli relativi ai sistemi di gestione per la qualità (QMS – Quality Management System; ISO 9001) e ambientale (EMS – Environmental Management System; ISO 14001) il cui completamento è atteso nel corso del 2026, l’evoluzione della SSL sembra orientata a un’integrazione nei nuovi modelli di governance delle organizzazioni. Del resto, il macro-tema SSL è largamente considerato l’elemento portante del cosiddetto pilastro sociale (S – Social) del paradigma ESG. In ogni caso, tale percorso evolutivo può contare su basi solide, se è vero che:
- la ISO 45001, in meno di dieci anni di applicazione, si è issata al terzo posto per numero di certificazioni rilasciate a livello globale tra i sistemi di gestione ISO, con l’Italia al secondo posto dietro la Cina, con oltre 23000 certificati rilasciati a copertura di oltre 50000 siti[1];
- secondo un recente report ACCREDIA-INAIL, le aziende dotate di una certificazione SSL accreditata presentano indici di frequenza infortunistica e di gravità rispettivamente inferiori di circa il 23 % e 29 % rispetto alle realtà analoghe non certificate[2].
[1] Dati provenienti da ISO-IAF Survey 2024. Per maggiori informazioni: https://www.iso.org/the-iso-survey.html
[2] Cfr. ACCREDIA-INAIL “L’efficacia delle certificazioni accreditate per i sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro”, aprile 2024.
LA REVISIONE DELLA ISO 45001: LE MOTIVAZIONI E IL PERCORSO
La ISO 45001:2018 è stata oggetto di una prima conferma nel 2021 e del noto aggiornamento (Amendment) del 2024, comune a tutti sistemi di gestione ISO, per includere il fattore di contesto relativo al cambiamento climatico. Ma già prima di quest’ultimo, nel 2023, il Comitato Tecnico internazionale ISO/TC 283 “Occupational health and safety management“, responsabile della ISO 45001 e – più in generale – dello sviluppo della serie ISO 45000, ha convenuto circa la necessità di avviare il processo di revisione della norma. Del resto, oltre alla già accennata opportunità di “sincronizzare” la revisione del OHSMS con quella di QMS e EMS, assicurando la massima coerenza del trittico qualità -ambiente-sicurezza, si è affermata la necessità di adeguare la norma ai nuovi contesti di lavoro. Contesti da un lato sempre più automatizzati e digitalizzati (e.g. sistemi cyber-fisici Industry 4.0 e 5.0, crescente penetrazione dei sistemi AI), ma anche sempre più attenti al benessere psicologico delle persone, a tematiche di diversità e inclusione, aperti al lavoro da remoto e ad altre innovazioni. Contesti che, mai come nell’ultimo quinquennio, sono stati esposti a eventi destabilizzanti: dalla crisi pandemica da Covid-19 ai nuovi fronti di guerra, dalle crisi delle catene di approvvigionamento alle guerre dei dazi.
Alla luce di queste nuove esigenze e aspettative, il progetto di revisione in poco più di un anno e mezzo di intense attività , ha completato la fase di CD – Committee Draft, mentre il DIS – Draft International Standard è atteso per marzo/aprile 2026, con l’obiettivo di arrivare alla pubblicazione della seconda edizione della norma nei primi mesi del 2027. Un percorso non privo di incognite, ma che pare comunque ben indirizzato.
LA REVISIONE DELLA ISO 45001: I TEMI E GLI SVILUPPI FUTURI
Benché siano in corso discussioni piuttosto serrate in seno al gruppo di lavoro incaricato del processo di revisione[3], e siano ancora possibili cambiamenti anche significativi, sono già emersi alcuni temi chiave che saranno ragionevolmente presenti nella futura norma. Segue una sintesi degli stessi:
- risk-based thinking e concetto di rischio: verrà superata la distinzione oggi esistente a livello di definizioni tra “rischio” e “rischio per la SSL”, pur permanendo come requisito la necessità di valutare il Rischio per il OHSMS;
- benessere (wellbeing): il benessere assurge a requisito a tutti gli effetti, anche se non mancano le discussioni su quale definizione adottare; si discute in particolare se si debba parlare di benessere in generale o benessere al lavoro;
- processi affidati all’esterno (outsourcing): si vuole qui evitare la distinzione, già effettuata nell’attuale versione, tra appalti e outsourcing; il requisito prevederebbe pertanto la necessità di controllare indistintamente tutti i processi affidati all’esterno con modalità che devono essere definite dall’organizzazione. Un approccio che strizza l’occhio ai principi di responsabilità sociale.
- diversità (diversity): grande attenzione viene dedicata ai temi della diversità nell’accezione più ampia possibile, prevedendo quindi di mettere qualsiasi lavoratore nelle condizioni migliori di  operare e tenendo conto delle diversità che possono derivare, ad esempio, dal genere, dall’età dalla religione. etc.
- PMI (piccole e medie imprese): nella redazione di qualsiasi requisito si cerca di tenere conto del fatto che la stragrande maggioranza delle imprese nel Mondo (come in Italia) sono PMI; è questo il segmento maggiormente funestato da infortuni e malattie professionali, e non si può rischiare di scrivere standard applicabili solo alle grandi organizzazioni.
Tali temi, per quanto pervasivi, non vanno letti nel solo contesto della norma in sé, bensì nell’evoluzione della serie ISO 45000 nel suo complesso (vedere Prospetto 1) e del già citato – e ancor più ampio – inquadramento della macro-tematica SSL nei nuovi modelli di governance delle organizzazioni, in coerenza con il paradigma ESG e con altri strumenti e metodi emergenti.
[3] Cfr. ISO/TC 283/WG 6, Revision of ISO 45001. Per maggiori informazioni: https://www.iso.org/committee/4857129.html
PROSPETTO 1 – LA SERIE ISO 45000: NORME PUBBLICATE E PROGETTI IN CORSO
Per maggiori informazioni: https://committee.iso.org/home/tc283
CONCLUSIONI
La rilevanza sociale e di mercato acquisita nel tempo dalla ISO 45001 fa sì che il processo di revisione in esame sia da considerarsi, a pieno titolo, un tassello rilevante dell’attuale percorso trasformativo delle aziende. Un processo complesso quanto inevitabile, sfidante quanto appassionante, nel quale il nostro Paese è in prima fila; va ricordato in proposito il supporto dell’INAIL sia in termini di competenze (presenza al tavolo ISO) che in termini di supporto economico (bandi ISI o sconto sul premio[4]). ICIM Group rimane a fianco di tutte le realtà che intendono cavalcare, in maniera informata e consapevole, tale cambiamento.
[4] INAIL finanzia all’80% a fondo perduto l’adozione e certificazione ISO 45001, riconoscendo inoltre uno sconto sul premio assicurativo per le aziende che adottano un OHSMS conforme a tale norma.